6.9.11

Opera: L'UOMO IN VERDE (1987)

Agli antipodi rispetto a I selvaggi a caccia, vi è un’altra opera molto interessante di Rotundo: Uomo in verde (1987). Di questo extraterrestre o, forse, terrestre del futuro, non rimane che lo scheletro svuotato dell’anima che ci osserva e ci studia. Forse in lui c’è il tentativo di condurci ad un altro futuro, meno legato alle cose materiali, più attaccato ai sentimenti; di fronte a noi c’è un Diogene moderno che ride, senza la bocca per ridere, di quello che siamo diventati.

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